
27 Gen Catamarano: ideale in vacanza e veloce in regata.
Il catamarano è una barca sempre più diffusa sia sulle spiagge che per chi ama fare le vacanze in barca a vela.
Questa barca ha la caratteristica di avere due scafi collegati da un ponte. La particolare forma dei catamarani li rende barche estremamente velici ed agili, ma anche comode e molto stabili.
Ma andiamo con ordine
In lingua Tamil kattu-maram கட்டுமரம்: significa letteralmente kattu “legare” + maram “tronco”, ossia legare insieme due tronchi.
Gli scafi dei catamarani infatti sono due tronchi legati insieme a formare una piattaforma. Su questa piattaforma è poi montato l’albero che tiene su le vele.
Una storia antichissima
Sebbene tu abbia sentito solo oggi parlare di catamarano, devi sapere che i pescatori indiani lo usano da circa 2500 anni, da quando alcuni pescatori del Paravas hanno avuto l’intuizione di aumentare la stabilità della barca da pesca legando due tronchi.
Così facendo hanno aumentato la larghezza dello scafo e ridotto l’attrito che la barca fa con l’acqua, migliorando le prestazioni.
Da quelle prime zattere ai catamarani moderni, di acqua questo tipo di barche ne ha navigata tanta, al legno si è sostituito il carbonio, alla canapa il dynema, alle liane l’acciaio, tuttavia i concetti base rimangono gli stessi: stabilità, facilità di conduzione, comodità e sopratutto velocità.
Le barche più veloci
Tra le barche dislocanti, ossia le barche che navigano con lo scafo immerso nell’acqua, i catamarani, come pure i trimarani, sono quelle più veloci,
Non sono dislocanti le cosiddette barche volanti, quelle che stanno sui foil, come i grandi monoscafi dell’American’s Cup o i velocissimi Nacra 17 che vedremo durante le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Perché i catamarani sono le barche più veloci?
I fattori che determinano le grandi prestazioni dei catamarani in termini di velocità sono due: l’essere largo e fino allo stesso tempo.

I due scafi del catamarano sono collegati da due traverse, sulle quali poi può essere montato un tendalino in materiale tessile, come nel caso dei piccoli catamarani da spiaggia, o addirittura le cabine come nei grandi catamarani da diporto, quelli che solitamente si usano in estate per le vacanze in Grecia o Croazia.
Il fatto che i due scafi sono così lontani permette un allargamento della barca e quindi di spostare il peso più in fuori.
Facciamo un passo indietro: come funziona una barca a vela
Se non sai come funziona una barca a vela provo a riassumerlo in poche parole.
La fisica della barca a vela è un argomento sterminato che non possiamo affrontare qui in modo completo tuttavia ecco alcune rapide nozioni per capirci qualcosa.

Una barca a vela procede grazie al vento che sulla vela genera una forza, Fv che fa spostare la barca.
Tale forza è generata sulla vela, per semplicità possiamo immaginare sia applicata in un punto a circa metà vela che è il nostro centro di forza.
Pensate ad una bottiglia piena d’acqua, se con un dito la spingo sul tappo, tenderà a rovesciarsi. Stessa cosa succede alla nostra barca, se applico la forza della vela in un punto a metà vela la barca tenderà a rovesciarsi, non si rovescia (scuffia) perché i velisti organizzano bene i pesi.
Sulla barca a scafo singolo abbiamo la deriva e in fondo il bulbo. Il bulbo è un grosso siluro in piombo che serve a dare stabilità alla barca.
Immagina di svuotare quasi tutta quella bottiglia d’acqua e lasciarne 5 dita sul fondo e spingere nuovamente sul tappo. Ora la bottiglia sarà più stabile perché la maggior parte del peso è distribuito molto in basso, lontano da dove applico la mia forza.
Stessa cosa succede con il bulbo: il peso in basso da stabilità alla barca. Questa è detta stabilità di peso.
Sul catamarano abbiamo invece una stabilità di forma, data dalla larghezza dello scafo.

Infatti nel mio disegnino semplificato applico la forza Fr (rappresentata con il vettore rosso) nello scafo sopravento. Questo scafo è lontano dall’albero e quindi dalla randa dove applico la forza disegnata con la matita: Fv, la forza della vela.
Questa distanza D (in verde) crea un momento raddrizzante che fa si che un piccolo peso posto in A riesca a compensare la forza Fv della vela.
Se quindi facilmente compenso la forza della vela posso montare un albero più alto e quindi avere anche più vela e quindi più velocità.
Lo scafo e l’acqua.
Secondo vantaggio del catamarano è il basso attrito che fa con l’acqua. Il fatto che ha due scafi, di cui uno spesso sollevato, fa si che la parte immersa è minore rispetto ad una barca con la stessa superficie velica ma a scafo singolo.
Meno scafo vuol dire meno volume immerso che vuol dire meno acqua spostata il che vuol dire maggiore velocità.
Ecco i due segreti della grande velocità dei catamarani.
Due segreti che però nascondono due inconvenienti molto sgradevoli: la poca manovrabilità e la possibilità di ribaltamento.
Due scafi che come lame fendono l’acqua è adrenalina pura, tuttavia quando andrò a manovrare, a virare o strambare, mi accorgo che faccio una grande difficoltà perché la resistenza che due scafi fanno con l’acqua mentre giro è maggiore che se avessi uno scafo singolo, questo rende le manovre con il catamarano leggermente più ostiche, sopratutto se sei un velista alle prime armi.
Il catamarano non dispone del bulbo, una sicurezza in caso di sbandamenti eccessivi. Il bulbo, nelle barche grosse garantisce che la barca stia sempre dritta, magari molto sbandata, ma sempre con la coperta verso l’alto!
L’assenza del bulbo sul catamarano rende questo tipo di barche più instabili e le espone al rischio di scuffia, di ribaltamento, per questo è necessario sempre che l’equipaggio abbia una buona preparazione ed esperienza e presti la massima attenzione durante la navigazione.
Catamarano: comodo in vacanza e per una passeggiata.
Sicuramente su Instagram ti sarà capitato di vedere qualche post di un bel catamarano charter, di una vacanza in barca a vela a bordo di queste splendide imbarcazioni.
Sono sempre più diffusi i catamarani come barche da crociera, si prevede che entro il 2022 oltre il 50% delle crociere in Mediterraneo avverrà su questo tipo di scafi.
Il catamarano infatti essendo largo dispone di spazi molto più ampi rispetto alle normali barche a scafo singolo, più cabine e spazi comuni più comodi, questo rende il catamarano la perfetta barche per le vacanze estive.
È una barca perfetta anche nelle sue versioni da spiaggia, dove c’è un mondo ampissimo di appassionati che prendono il largo su migliaia di modelli diversi.
Catamarani da spiaggia, sportivi, sicuri e divertenti
I catamarani da spiaggia si dividono in tre macrocategorie: ci sono i catamarani volanti, i catamarani da regata e da passeggiata.

Mentre inquadrare i primi è facile, sono i catamarani con i foil: abbiamo parlato prima del Nacra 17 (doppio misto olimpico) ma ci sono anche i Classe A (singoli) e tanti altri. Ormai il foil è entrato nel mondo della vela in maniera massiccia e ogni anno nuovi modelli, sempre più facili da utilizzare si aggiungo ai primi pionieristici esperimenti.
I catamarani da regata sono per esempio i Classe UACC o Classe A Classic, i Formula 18 o i Tornado. Sono barche in gergo si dice tirate, ossia con una maniacale ricerca sulle regolazioni, sui materiali, spesso carbonio e fibre ultraleggere.
Queste barche hanno scafi con linee d’acqua altamente performanti anche a scapito della stabilità.
Le tante regolazioni, la leggerezza e l’instabilità servono a cercare la maggiore velocità in regata ma questo comporta una difficoltà di utilizzo maggiore.
Per esempio su questi catamarani è quasi obbligatorio andare al trapezio anche con poco vento!

Di solito si approda a barche del genere dopo aver fatto esperienza su barche più semplici.
Si comincia con il timonare quelle che sono le barche da passeggiata, la terza categoria.
I catamarani più robusti
I catamarani da passeggiata hanno un armo semplice, sono veloci da preparare e disarmare. Hanno scafi solidi e robusti, ma anche più pesanti. Sono barche che necessitano di poca manutenzione e sono l’ideale per chi deve fare pratica di vela o per chi vuole solo passeggiare in mare, senza avere l’ansia da prestazione, senza per forza volersi confrontare nelle regate più spinte.
Ciò non toglie che si possa comunque regatare con queste barche, in flotta, contro barche simili o con il sistema dei compensi.
Questo è solo una parte di quello che si può imparare sui catamarani e non abbiamo mai parlato di quanto sia divertente ed entusiasmante andare per mare con questo tipo di barche.
L’alta velocità, l’uso del trapezio, gli schizzi e l’adrenalina fanno di ogni uscita in catamarano un’uscita indimenticabile.
Oppure presto ti accorgerai che il tendalino è comodo, l’ideale per fermarti a largo, fare due tuffi rinfrescanti o guardare un tramonto bevendo una birra.
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