
10 Gen Come vestirsi per uscire in barca a vela in inverno
Uscire in barca a vela in inverno è un’esperienza davvero unica: il mare e il cielo hanno un colore diverso rispetto all’estate, il vento un altro odore e forza.
Tuttavia è anche molto freddo e per non trasformare una bella veleggiata in una catastrofe è meglio vestirsi bene.
Con la ripresa dei corsi di vela invernali per adulti, tanti nuovi appassionati ci hanno chiesto: cosa devo mettermi per uscire? Ecco perché abbiamo scritto questo breve post.
Se è la prima volta che ti poni il problema di uscire in barca a vela in inverno, o comunque in una stagione che non sia l’estate devi sapere che i tipi di vestiti possibili sono due:
- Per le uscite in deriva (la piccola barca che parte solitamente dalla spiaggia);
- Per le uscite con il cabinato o il minicabinato;
Per entrambe le tipologie di uscita in mare le problematiche sono le stesse: in mare è freddo perché ci si bagna con l’acqua del mare – e spesso anche la pioggia – e c’è il vento.
Il mare, a differenza della montagna. è un ambiente molto umido, dove ci si bagna e poi con il vento gelido delle giornate invernali, il freddo percepito può essere davvero molto.
Ma non ti voglio spaventare, se ti vesti bene, non avrai nessun problema.
Che vestiti usare per uscire in deriva.
Per uscire con una deriva – un laser, un tridente 16 oppure un catamarano – le opzioni sono due: la muta stagna o la muta in neoprene.
Muta stagna
La muta stagna è un’opzione molto interessante anche se non la più comoda ed economica. La muta stagna è una tutona impermeabile che lascia fuori solo mani e testa e non fa entrare l’acqua. Collo e polsini sono in materiale elastico in modo da aderire perfettamente al tuo corpo e il resto è largo e impermeabile.
Vantaggi:
- sotto la stagna puoi vestirti come vuoi, anche con la tuta e magari intimo termico;
- è facile da mettere e da togliere anche in assenza di spogliatoio;
- non ti bagni;
Svantaggi
- è ingombrante e limita i movimenti;
- se si fora è un disastro;
- il costo, può superare i 500€;
Muta in neoprene
Uscire in mare con la muta in neoprene apre alla filosofia personale di ogni velista per come intende la vela e quanto freddo sente. Ci sono quelli minimalisti che si mettono addosso il meno possibile e quelli che non hanno mai abbastanza strati.
Vestirsi in maniera adeguata con la muta in neoprene è il frutto dell’esperienza ma permette di essere molto flessibili e comodi.
Il problema di questo tipo di vestiario è che ci si bagna quindi bisogna studiare attentamente ogni strato per rimanere caldi anche dopo una scuffia.
Ecco gli ‘strati’ che usano quasi tutti i velisti:
- Maglietta e pantaloni termici;
- Muta in neoprene;
- Spraytop
- stiveletti in neoprene;
- guanti in neoprene:
- cappello
Consiglio per i freddolosi: e la muta in neoprene da 3 mm è poco, puoi optare per una muta smanicata e una maglia in neoprene a maniche lunghe così da aumentare lo strato protettivo sul busto.
Consiglio utile: se non compri materiale studiato per la vela ma per esempio una muta da sub, fa attenzione all’usura. Queste mute infatti non sono studiate per stare seduti su una barca ruvida o in ginocchio in pozzetto e tendono a non avere i necessari rinforzi in queste zone e quindi a consumarsi velocemente.
Vantaggi
- Ti vesti a strati;
- Con gli stessi vestiti vai dall’autunno alla primavera aggiungendo e togliendo uno strato;
- Sei comodo e libero nei movimenti;
- Puoi comprare un pezzo alla volta man mano che arriva il freddo;
Svantaggi
- Ti bangi e potresti sentire un leggero freddo nelle giornate di vento gelido;
- Complicato cambiarsi in assenza di spogliatoi;
- Se esci due giorni consecutivi il materiale si asciuga con difficoltà;
- La spesa totale potrebbe essere alta se sbagli gli acquisti;
Come vestirsi per uscire in cabinato
Il neofita che esce in mare sente la temperatura in banchina e spesso sottovaluta il freddo che può trovare appena fuori dal porto.
Quando si esce con un cabinato è fondamentale non prendere freddo e non bagnarsi perché le uscite possono durare anche molte ore e non si può tornare a terra facilmente.
Anche in questo caso il consiglio è quello di vestirsi a strati in modo da essere pronti a tutte le evenienze.
Ecco tutto ciò che devi tenere a portata di mano, poi sarai tu, insieme all’istruttore a decidere cosa mettere. Poi faremo alcuni esempi.
- Maglietta e pantaloni termici;
- Pantalone da vela;
- Stivale da vela ( o scarpa ma in questo caso si rischia di bagnarsi i calzini);
- pile;
- giubbotto impermeabile;
- salopette impermeabile;
- cappello;
- scaldacollo;
Nota: il pile asciuga prima della lana.
Esempi utili:
Uscita in cabinato con poco vento e sole a dicembre:
In questo caso, rispetterei la lista tenendo la salopette in borsa sottocoperta – nel caso si alzi il vento – e indossando le scarpe invece che gli stivali, per stare più comodo. Ricordati di portare un cambio calzini.
Consiglio utile: porta un cambio completo, potresti bagnarti molto o anche sudare sotto tutti quegli strati impermeabili e poco traspiranti. Io mi porto sempre dietro un accappatoio poncho in modo da potermi cambiare completamente anche in assenza di spogliatoio direttamente in banchina o nel parcheggio del porto.
Uscita in cabinato con molto vento a febbraio:
Fondamentali in questo caso sono gli stivali impermeabili e indossare fin da subito la salopette. Forse si rende necessario anche uno strato in più sul busto per aumentare il calore del corpo.
Consiglio utile: metti dei calzini caldi dentro gli stivali, non bastano quelli di spugna, servono calzini tecnici altrimenti avrai freddo.
Esistono anche i calzini idroreppellenti, adatti anche per usarli con le scarpe quando ci si bagna poco e si vuole restare comodi.
Come ti vesti?
E tu come ti vesti quando esci in barca? Lascia qui sotto un commento se hai suggerimenti utili per migliorare l’uscita in mare di tutti noi!
valerio
Posted at 13:21h, 12 Novembreciao, l’intimo termico sotto il neoprene?
Associazione Velica Senigallia
Posted at 08:41h, 14 NovembreCiao, di solito no, forse nel post questo passaggio non è chiarissimo.
Solitamente con una buona muta dello spessore adeguato basta quella. Alcuni laseristi, per esempio, usano i pantaloni steccati che è una salopette muta quindi poi per il torace si usa un intimo termico e poi sopra gli altri strati.